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cliccate l'immagine per ingrandirla	Nel planetario che ho progettato e disegnato, i treni di ingranaggi che si muovono nella macchina si possono idealmente dividere in quattro gruppi schematizzati nella figura n° 1.Il primo, è composto dall'orologio che ha lo scappamento a rinculo e la carica che dura circa una settimana; il calcolo del numero dei denti dei suoi ingranaggi è stato vincolato dalla lunghezza del pendolo, lunghezza a sua volta legata dalle dimensioni di insieme; il pendolo effettua 140 vibrazioni il minuto. Un secondo gruppo d'ingranaggi serve a fare girare la terra su se stessa ogni 24 ore. Il terzo fa muovere il braccio su cui posa la terra; gli fa compiere un giro in un anno e nello stesso tempo mantiene costantemente puntato nella stessa direzione l'asse inclinato del nostro pianeta (consentendo così l'alternarsi delle stagioni). Infine l'ultimo da il moto alla luna facendole fare un giro completo intorno alla terra in 29g 12h 44m 09s
Con un errore rispetto alla lunazione di 51 sec. (un errore invero trascurabile se si pensa che esso rappresenta circa venti parti su un milione). Il più grande dei due anelli posto intorno alla terra consente di verificare in ogni istante dove sorge e tramonta il sole, mentre l'area compresa fra i due da una idea della zona illuminata prima e dopo i due eventi appena citati. Questa zona ancorché ovviamente indefinita è accettata estendersi per circa 18° prima del sorgere del sole ed altrettanti dopo il suo calare.

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