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fare questa operazione, e procedendo nella direzione dalle ruote
più grandi a quelle più piccole, mi aiuto con una
pinzetta con la quale guido i pivot degli assi nei rispettivi
fori .
Mano
a mano che ciascun pivot entra nel suo foro continuo ad esercitare
una piccola pressione sulla platina posteriore ( che in fotografia
è quella superiore), ma appena mi rendo conto che un pivot
"fatica" a scorrere sulla platina prima di trovare il
suo foro, alzo di "un niente" la platina stessa facendo
leva con la pinzetta fra essa e la colonnina.
L'ultimo
pivot a sistemarsi, in genere, è quello della farfalla
del treno della suoneria.
Alle
mie prime esperienze, quando bastava solo un piccolo movimento
perchè i pivot appena sistemati fuoriuscissero dalle loro
sedi , una volta sitemato nei loro fori gli assi dei bariletti,
ero uso avvitare le 4 viti che bloccano la platina posteriore
alle colonnine.
Prestavo
grandissima attenzione a che le viti fossero strette solo "a
baciare" ** le platine . Mano a mano
che ciascun pivot entrava nel suo foro, e quindi la platina si
abbassava leggermente, riprendevo le 4 viti, ma sempre "con
judicio, Pedro"
**"a
baciare" : il posarsi con delicatezza
delle labbra su altre labbra durante un bacio affettuoso (..non
passionale!!!) rende chiaramente il concetto di quanta energia
deve essere apllicata quando si usa questo termine.... |