Indaffarati
come erano nell'attendere ai loro compiti secolari, poteva capitare
che i monaci del '300 potessero scordarsi dei loro esercizi spirituali
ai quali erano chiamati a ore fisse durante il giorno... Ed
era peccato grave!
Con l'invenzione dell'orologio meccanico qualcuna delle loro anime
riuscì egualmente a conquistarsi la beatitudine eterna
grazie alla "complicazione" che fu introdotta, quasi
contemporaneamente alla sua nascita, nell' "horologium"
che sempre più andava diffondendosi nei monasteri.
Se il "temperatore" dell'orologio (
colui al quale era affidato l'incarico di provvedere alla conduzione
dell'orologio, alla sua carica, alla sua "messa all'ora"
ed alla sua manutenzione) aveva ben svolto la sua mansione
, il nuovo prodigio della tecnica suonava un bel rintocco di campana
nel momento in cui i monaci dovevano riunirsi per recitare le
orazioni.
Quello che a noi interessa è la "nuova complicazione"
ovvero come era ottenuto il rintocco della campana .
Sul quadrante ( nei primi svegliarini monastici non
vi erano le lancette come nei nostri orologi, bensì
era il quadrante stesso che compiva un giro in un giorno;
su di esso erano riportate le 24 ore e la lettura veniva
fatta facendo riferimento ad un indice fisso.) ....sul
quadrante, dicevo, venivano fissati dei piolini
che azionavano il batacchio della campana
: il sistema è chiamato "suoneria al
passaggio" ( nel senso che quando in un determinato
momento "passa" il piolino , la campana suona).
Il principio fu utilizzato anche quando, con l'introduzione
delle lancette, venne fissato un piolino
sulla ruota della minuteria su cui è fissata la lancetta
dei minuti : allo scoccare di ogni ora( ovvero per ogni
giro della ruota della lancetta dei minuti) , il piolino
aziona il batacchio e per ciascuna ora si udrà un
unico suono di campana.
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Ma è proprio in questa unicità che sta il limite
di questo sistema di suoneria.
Facciamo
un esempio. Se il contadino, per poter sospendere il suo lavoro
onde iniziare la "pausa pranzo", si affidava al rintocco
del campanile ubicato vicino alla terra che dissodava , era ovviamente
importante sapere se fossero le 11 oppure mezzogiorno, ed un unico
rintocco di una campana non l'avrebbe tolto dal suo dubbio. Fu
sviluppato così un sistema di suoneria che tenesse conto
di queste necessità e che suonasse un numero di rintocchi
pari al corrispondente numero delle ore.
Il sistema con la ruota partitoria.
Su questa ruota sono tagliate delle tacche di
eguale misura ma separate le une dalle altre di una distanza
che aumenta progressivamente e proporzionalmente al numero dei
rintocchi che dovranno essere suonati.
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Il
numero dei rintocchi scandito è regolato dalla
durata del tempo in cui un "arresto"
striscia sulla circonferenza della ruota partitoria.
La caduta dell'arresto in una scanalatura provoca il fermo
del treno della suoneria e quindi la cessazione dei rintocchi.
Peraltro
la mancanza di un immutabile collegamento fra la posizione
della ruota partitoria e quella delle lancette è
la causa del grande limite di questa suoneria in quanto
mille sono le ragioni che possono provocarne una sfasatura
.rendendo
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L'arresto
mentre scivola sulla ruota partitoria quando stanno suonando
le "12"
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l'arresto
ormai caduto nella tacca al termine dei 12 rintocchi
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inservibile la potenzialità della suoneria che genererà
un numero di rintocchi diverso dal numero delle ore segnato
dalle lancette.
Va inoltre ricordato che con questo sistema , chiamato a chaperon,
è anche impossibile far effettuare la "ripetizione"
in quanto si genererebbe subito lo sfasamento appena citato.
Con
il sistema a rateau e l'introduzione
di una "chiocciola" al posto
della ruota partitoria sono risolti tutti gli inconvenienti
in quanto essendo la posizione di detta chiocciola strettamente
correlata alla posizione delle lancetta delle ore, e quindi
muovendosi assieme ad essa, non potrà mai capitare
che la suoneria vada fuori fase, neanche quando si introduce
la complicazione della ripetizione. Il rintocco della
campana alle mezze ore rappresenta un facile da ottenersi
complemento della suoneria delle ore.
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Peraltro,
perché vengano suonati i quarti di ora
è necessario l'introduzione di un treno completamente
separato di ingranaggi, anche se non mancano esempi di realizzazione
di entrambe le suonerie ( ore,mezze e quarti) su un unico treno.
Gli orologiai si sono sbizzarriti nel creare le sequenze dei
suoni facendo rintoccare talvolta prima le "ore" e
poi i "quarti", anteponendo talvolta i "quarti"
alle "ore" , sostituendo i 4 rintocchi dei 4 quarti
con una unica battuta della campana delle ore, e così
via.
Nella
prossima nota parliamo del conoide
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