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Appunti sulla teoria e sulla pratica ( # 27 )
sulla suoneria


Indaffarati come erano nell'attendere ai loro compiti secolari, poteva capitare che i monaci del '300 potessero scordarsi dei loro esercizi spirituali ai quali erano chiamati a ore fisse durante il giorno... Ed era peccato grave!

Con l'invenzione dell'orologio meccanico qualcuna delle loro anime riuscì egualmente a conquistarsi la beatitudine eterna grazie alla "complicazione" che fu introdotta, quasi contemporaneamente alla sua nascita, nell' "horologium" che sempre più andava diffondendosi nei monasteri.

Se il "temperatore" dell'orologio ( colui al quale era affidato l'incarico di provvedere alla conduzione dell'orologio, alla sua carica, alla sua "messa all'ora" ed alla sua manutenzione) aveva ben svolto la sua mansione , il nuovo prodigio della tecnica suonava un bel rintocco di campana nel momento in cui i monaci dovevano riunirsi per recitare le orazioni.

Quello che a noi interessa è la "nuova complicazione" ovvero come era ottenuto il rintocco della campana .


Sul quadrante ( nei primi svegliarini monastici non vi erano le lancette come nei nostri orologi, bensì era il quadrante stesso che compiva un giro in un giorno; su di esso erano riportate le 24 ore e la lettura veniva fatta facendo riferimento ad un indice fisso.) ....sul quadrante, dicevo, venivano fissati dei piolini che azionavano il batacchio della campana : il sistema è chiamato "suoneria al passaggio" ( nel senso che quando in un determinato momento "passa" il piolino , la campana suona).

Il principio fu utilizzato anche quando, con l'introduzione delle lancette, venne fissato un piolino sulla ruota della minuteria su cui è fissata la lancetta dei minuti : allo scoccare di ogni ora( ovvero per ogni giro della ruota della lancetta dei minuti) , il piolino aziona il batacchio e per ciascuna ora si udrà un unico suono di campana.


Ma è proprio in questa unicità che sta il limite di questo sistema di suoneria.

Facciamo un esempio. Se il contadino, per poter sospendere il suo lavoro onde iniziare la "pausa pranzo", si affidava al rintocco del campanile ubicato vicino alla terra che dissodava , era ovviamente importante sapere se fossero le 11 oppure mezzogiorno, ed un unico rintocco di una campana non l'avrebbe tolto dal suo dubbio. Fu sviluppato così un sistema di suoneria che tenesse conto di queste necessità e che suonasse un numero di rintocchi pari al corrispondente numero delle ore.

Il sistema con la ruota partitoria.

Su questa ruota sono tagliate delle tacche di eguale misura ma separate le une dalle altre di una distanza che aumenta progressivamente e proporzionalmente al numero dei rintocchi che dovranno essere suonati.


Il numero dei rintocchi scandito è regolato dalla durata del tempo in cui un "arresto" striscia sulla circonferenza della ruota partitoria.

La caduta dell'arresto in una scanalatura provoca il fermo del treno della suoneria e quindi la cessazione dei rintocchi.

Peraltro la mancanza di un immutabile collegamento fra la posizione della ruota partitoria e quella delle lancette è la causa del grande limite di questa suoneria in quanto mille sono le ragioni che possono provocarne una sfasatura .rendendo
L'arresto mentre scivola sulla ruota partitoria quando stanno suonando le "12"
l'arresto ormai caduto nella tacca al termine dei 12 rintocchi

inservibile la potenzialità della suoneria che genererà un numero di rintocchi diverso dal numero delle ore segnato dalle lancette.

Va inoltre ricordato che con questo sistema , chiamato a chaperon, è anche impossibile far effettuare la "ripetizione" in quanto si genererebbe subito lo sfasamento appena citato.
Con il sistema a rateau e l'introduzione di una "chiocciola" al posto della ruota partitoria sono risolti tutti gli inconvenienti in quanto essendo la posizione di detta chiocciola strettamente correlata alla posizione delle lancetta delle ore, e quindi muovendosi assieme ad essa, non potrà mai capitare che la suoneria vada fuori fase, neanche quando si introduce la complicazione della ripetizione. Il rintocco della campana alle mezze ore rappresenta un facile da ottenersi complemento della suoneria delle ore.

Peraltro, perché vengano suonati i quarti di ora è necessario l'introduzione di un treno completamente separato di ingranaggi, anche se non mancano esempi di realizzazione di entrambe le suonerie ( ore,mezze e quarti) su un unico treno.

Gli orologiai si sono sbizzarriti nel creare le sequenze dei suoni facendo rintoccare talvolta prima le "ore" e poi i "quarti", anteponendo talvolta i "quarti" alle "ore" , sostituendo i 4 rintocchi dei 4 quarti con una unica battuta della campana delle ore, e così via.

Nella prossima nota parliamo del conoide



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