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Appunti sulla teoria e sulla pratica ( # 36 )
sui divisori e sulle divisioni (2°parte)


Il divisore industriale è, sintetizzando, composto di una vite senza fine (4) e dalla ruota dentata (5) con la quale ingrana. Una caratteristica saliente di questa coppia è il suo rapporto di riduzione , ovvero il numero di giri che è necessario far compiere alla vite senza fine(4) perché la ruota dentata (5)ne compia 1.

Il mio divisore ha un rapporto di riduzione 40:1 .Il che vuol dire che per ogni 40 giri del braccio b il mandrino del tornio (6) al quale il divisore è collegato, compirà un giro.

Va da sè, quindi, che se si avanza il braccio di 5 giri alla volta, fermandolo sempre nello stesso punto ( in corrispondenza, per esempio, del foro a), si ha la possibilità di ottenere 8 divisioni perfettamente equidistanti fra loro.


Se potessimo utilizzare il divisore solo facendo compiere al braccio b dei giri completi, come descritti sopra, il numero di divisioni ottenibili sarebbe limitato ai numeri primi di 40 ed ai suoi fattori. ( 2-4-5-8-10-20-40)...un pò poco!

Per ottenere un numero maggiore di divisioni si potrebbe prevedere che il rapporto di riduzione comprenda un numero maggiore di numeri primi ed infatti 60:1 è usato in molti divisori.

I numeri primi di 60 sono 2 x 2 x 3 x 5 e quindi le divisioni con giri completi del braccio b ottenibili sono:

2-3-4-5-6-10-12-15-20-30-60

... un pò meglio,... ma sempre male ....d'altronde esiste un limite di carattere costruttivo nel determinare il rapporto di riduzione fra vite senza fine e ruota dentata.La strada da percorrere è un'altra!

Per poter realizzare una maggiore possibilità di divisioni dobbiamo poter frazionare la rotazione del braccio b non limitandola quindi a dei giri completi.

Questo si ottiene avendo a disposizione sulla piastra 1 del divisore una serie di cerchi aventi un numero di fori formato da numeri primi diversi da quelli contenuti nel rapporto di riduzione o anche numeri primi stessi.

Fermo restando che il ragionamento è eguale con un divisore con rapporto di riduzione 60:1, immaginiamo di voler ottenere 60 divisioni con il mio divisore ( rapporto 40:1).

La regola generale per stabilire il numero di giri, (completi o parziali) della vite senza fine( d'ora in poi vite s.f.), e quindi del braccio b ad essa solidale, al fine di ottenere un determinato numero di divisioni, è semplice:

e quindi , nel nostro caso per avere 60 divisioni dovremo avanzare la vite s.f. di

di giro ,ovvero di di giro.

Se nella nostra piastra 1 è previsto un cerchio con 27 fori, dovremo quindi avanzare ogni volta il braccio b di 18 fori.... semplice no!

 

Supponiamo ora di voler ottenere 37 divisioni.

Il numero di giri della vite s.f. dovrà essere =

Se nella nostra piastra 1 è previsto un cerchio con 37 fori (numero primo) dovremo avanzare il braccio b di 40 fori , ovvero 1 giro + 3 fori... semplice no!

Da quanto sopra risulta evidente l'importanza della scelta dei numeri dei fori di ciascun cerchio con i quali corredare la piastra 1.

Il mio divisore costruito dalla Victoria Machine Tools Co. Ltd.-London ha una piastra con venti cerchi di fori , dieci su una faccia e dieci sull'altra. Questo l'elenco:


13-15-16-17-18-19-20-21-23-24-27-29-31-33-37-39-41-43-47-49


Con il sistema sopra descritto (divisione semplice) ed i cerchi appena sopra elencati è possibile ottenere tutte le divisioni da 2 a 50 più, ovviamente, tutte quelle che contengono come loro fattori i numeri dell'elenco ed i multipli di 2 e,o, 5.

Così come configurato, con i cerchi di fori su entrambe le facce della sua piastra, il mio divisore consente di fare anche la divisione composta.

Utilizzando questo ultimo sistema è possibile ottenere delle divisioni che non sono realizzabili con la divisione semplice.

Per ciascuna divisione la vite senza fine viene avanzata di un certo numero di fori di un cerchio (così come nella divisione semplice) e poi tutta la piastra ( a cui la vite senza fine tramite l'arresto 2 del braccio b è -diciamo- solidale), viene fata avanzare o retrocedere di un certo numero di fori di un cerchio sulla faccia posteriore della piastra utilizzando l'arresto 3.

Esistono tabelle e formule che aiutano a determinare i numeri di fori necessari per entrambi i movimenti e come esemplificazione cito quelli riguardanti 69 divisioni

che vuol dire:

avanzare il braccio b di 21 fori nel cerchio dei 23 fori e poi retrocedere la piastra di 11 fori nel cerchio dei 33.... augurandosi che il costruttore del divisore abbia posizionato i due cerchi in questioni su due facce diverse della piastra....

e quelli concernenti 182 divisioni

che vuol dire:

avanzare il braccio b di 3 fori nel cerchio dei 39 fori e poi avanzare nella stessa direzione la piastra di 7 fori nel cerchio dei 49 .

Spero di aver aiutato a capire come ottenere delle divisioni con un divisore....nel dubbio, onde evitare di creare confusione, dopo aver parlato della divisione diretta, della divisione semplice, di quella composta ,mi astengo dal discutere di quella differenziale....

Nel frattempo ho costruito un divisore con controllo numerico. Una descrizione ed alcune foto si possono vedere in questa pagina

La prosssima volta parliamo di scheletratura delle ruote dentate



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